Domenica 8 Maggio si è disputata la 25^ edizione della Placentia Half Marathon.
Ogni edizione è diversa dalle altre, ma questa l'abbiamo veramente sofferta. Dopo le tante incertezze conseguenza dei 2 anni di covid, ci siamo ritrovati con l'incubo della pioggia torrenziale. Ed invece le tante iniziative previste sia sabato che domenica sono state abbracciate dalla situazione meteo più favorevole.                                                    

Un po' di timore l'abbiamo mantenuto fino all'ultimo momento. I maratoneti, si sa', un po' pazzi lo sono e quindi non si sarebbero fermati. Anche su tutte le forze presenti sul percorso, in servizio o volontarie, non c'era alcun dubbio. Ma le famiglie e le famose mamme italiane che la vulgata presenta come sempre timorose per la salute dei propri figli, avrebbero potuto decidere di starsene a casa.  Ed invece, sabato pomeriggio, l'Arena Daturi invasa di bambini che hanno partecipato a Bimbimbici ed ai giochi organizzati da Decathlon ed Acrobatic Fitness, hanno iniziato a darci qualche speranza.
Ma era impossibile prevedere quanto sarrebbe accaduto domenica mattina: tutti, ma proprio tutti coloro che si erano iscritti alla Minimaratona Pedibus for Unicef, hanno deciso di venire sul Pubblico Passeggio per salutare ed incitare i 1100 iscritti alla 25^ edizione della Placentia Half Marathon (27^ se iniziassimo a considerare, come sarebbe doveroso, le 2 virtual). Uno spettacolo unico, difficilmente descrivibile, sia con le parole, che attraverso immagini e video. Sembrava di essere nelle tappe finali in salita del Tour de France o del Giro d'Italia. Ciò che è stato più evidente è la gioia dei bambini (ma anche dei genitori e di tantissimi insegnanti) e degli atleti che non sapevano più che mano toccare mentre mostravano a tutti il miglior sorriso a disposizione. La forza della Placentia Half Marathon sta soprattutto nella condivisione dei valori dello sport e della solidarietà che in tutti questi anni ha consentito di aggregare, attorno ad un evento che è ormai unanimemente considerato “patrimonio del territorio”, le istituzioni, le associazioni, il mondo del volontariato e i singoli cittadini.  Stiamo già lavorando all’edizione del prossimo anno sperando di poter fare sempre meglio e meritare nuovamente la vostra fiducia.                                                                                         

Cercare emozioni positive anche in un periodo difficile come questo, non vuol dire voler dimenticare chi ha sofferto e chi sta ancora soffrendo. Siamo certi che sia l'unico modo per ritrovare la forza di aiutare chi ha più bisogno. Per noi almeno, funziona così.